C’è intolleranza e intolleranza…

C'è intolleranza e intolleranza...

Immaginate il disprezzo dei soliti «razionalisti» di fronte a questa lettera del Segretario dei Giovani Democratici che si rammaricava per l’intolleranza di chi aveva fatto togliere il Crocifisso dall’aula dove si votava. Ecco il testo della lettera:
«In qualità di segretario dei Gd Sulmona, “tanto rattrista il popolo di Sulmona e il legame peligno che esso ha verso la religione e la tradizione religiosa che è insita e radicata che da valore vivo che dona cultura, etica, amicizia e rispetto anche per i non credenti. Venire a conoscenza di una notizia così intollerante, come il togliere il crocifisso all’interno della società e della stessa istituzione, verso chi crede, chi è devoto a Cristo e alla Sua Santa Chiesa e di quanto più sconvolgente si possa apprendere soprattutto in questi tempi di un’intolleranza sempre più crescente e gratuita che offende la stessa Istituzione e chi vi opera, e mina ad una Società laica che tanto ha bisogno diversamente di un alto grado di Rispetto e reciproca Apertura. Stiamo assistendo ad un vero e proprio contagio che io chiamo “religionefobia” che umilia non solo i religiosi ma anche chi si dichiara non credente o appartenente ad altre confessioni religiose. Pertanto auspichiamo assieme che il diritto torni ad essere esercitato con il Diritto che regge le stesse basi della società laica dello Stato e che ci possano essere testimoni e portatori di solidarietà e rispetto verso chi crede nel Dio Risorto e in tutte le altre religioni riconosciute monoteistiche nel quale si fonda il vincolo comune di Amore.”
“Auspico ad un’Europa che possa essere riformista e progressista nell’Amore che non venda le sue radici cristiane a delle logiche di potere che si apprestano ad monopolizzare i concetti stessi di Riformismo e Progressismo, tanto cari questi concetti investendoli bene per la stessa società laica.”
Il segretario Gd Sulmona Fernando Fiore»

Emma for President? No grazie!

Emma-for-president

Leggo su «Italia Oggi»: Il Quirinale vaglia le alternative a Bersani per un Monti bis senza Monti. Incognita voto
Un piano Bonino per il governo
L’ex commissario Ue in lizza con Amato e Saccomanni.
In pole i rumors di palazzo indicano la radicale Emma Bonino, che può vantare un passato ampiamente «europeo»: è stata ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee nel governo Prodi II, Commissario europeo dal 1995 al 1999, eurodeputata a Strasburgo. Un nome che potrebbe piacere anche ai grillini.

A chi piace essere preso in giro. Dalle Femen

A chi piace essere preso in giro. Dalle Femen

Le attiviste del movimento Femen si preparano a un’azione contro l’industria del porno alla fiera dell’erotismo di Parigi. Le manifestanti ucraine sono diventate ormai così famose che il reporter dell’agenzia Afp le segue all’interno del loro quartier generale di Parigi, nell’ex teatro Lavoir Moderne Parisien, mostrando il dietro le quinte della loro attività

Bersani, ci spieghi tu che cosa è il «sistema tedesco» o dobbiamo dirtelo noi?

Bersani, ci spieghi tu che cosa è il «sistema tedesco» o dobbiamo dirtelo noi?

1. In Germania quell’istituto si chiama «Eingetragene Lebenspartnerschaft», è in vigore dall’agosto 2001, e si riferisce solo alle coppie omosessuali. Non equipara a tutti gli effetti la convivenza al matrimonio, ma applica ai conviventi disposizioni analoghe a quelle contenute nel codice civile tedesco per la disciplina del matrimonio…
«Il sistema tedesco va studiato per bene, e adeguato alla nostra Costituzione», dice Bindi. «Per me resta un paletto: non si tratta di matrimonio».
E la Concia sorride: «Se vogliono un ripasso su quel sistema mia moglie Riccarda è disponibile…»
2. La crepa nella diga: Niente bebè, neanche adottati. Possibile però che a uno dei partner omosessuali sia attribuita la responsabilità genitoriale sul figlio naturale dell’altro partner, nonché la possibilità che il convivente possa adottare il figlio biologico dell’altro.
3. INFATTI: Il ministero della Giustizia della Germania, guidato da Sabine Leutheusser-Schnarrenberger del Partito Liberaldemocratico (FDP), ha fatto sapere di voler introdurre modifiche alla legislazione tedesca che avranno importanti conseguenze sui diritti delle coppie di fatto, dando loro quasi gli stessi diritti delle coppie eterosessuali sposate.

I trasformatori

I trasformatori

Amiamo questo Papa, ci appare come dono di Dio. E non riusciamo a sopportare coloro che, per esaltarlo, diminuiscono il valore del/dei predecessori. In questo ci confortano le parole stesse di Papa Francesco (sia quelle ufficiali pronunciate di fronte ai Cardinali, sia quelle riportate da alcuni siti, riferite alla Messa celebrata in Santa Marta). Già Benedetto XVI aveva messo in guardia noi tutti rispetto alla interpretazione del Concilio: da un lato quella (fuorviante e purtroppo maggioritaria) dei media, e dall’altro quella – autentica – dei Padri. Sembra che il vezzo dei commentatori non cambi. E così la misericordia sembra una assoluta novità (passando sopra la Dives in misericordia e la proclamazione della Domenica dopo Pasqua come Domenica della Misericordia – tanto per ricordare alcune scelte di Papa Giovanni Paolo II – e cancellando completamente la Caritas in Veritate di Benedetto XVI). A noi questo metodo sembra fazioso e fuorviante, sia perché non sa dare ragione della realtà, sia perché ci tratta da allocchi che non sanno ragionare colla propria testa e che hanno una memoria corta.
Ben venga allora l’invito di Papa Francesco a fare un giornalismo «della verità, della bontà e della bellezza»!
E se Benedetto aveva parlato di una «ecologia dell’uomo», sappiamo che questa ecologia (o, con le parole di Papa Francesco, «custodia») implica per prima cosa una profonda stima di sé, quella stima che sceglie il coraggio della verità, e non la piaggeria della consuetudine (come ci ha ricordato Benedetto: «Christus veritatem se, non consuetudinem cognominavit»).

Ecco allora quanto ci ha donato Papa Francesco, sul rapporto col suo venerato predecessore:

«Un pensiero colmo di grande affetto e di profonda gratitudine rivolgo al mio venerato Predecessore Benedetto XVI, che in questi anni di Pontificato ha arricchito e rinvigorito la Chiesa con il Suo magistero, la Sua bontà, la Sua guida, la Sua fede, la Sua umiltà e la Sua mitezza. Rimarranno un patrimonio spirituale per tutti! Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in Lui un interprete sapiente e umile, con lo sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell’Eucaristia. Lo accompagneranno sempre la nostra fervida preghiera, il nostro incessante ricordo, la nostra imperitura e affettuosa riconoscenza. Sentiamo che Benedetto XVI ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario.»

Il 15 marzo, nella messa celebrata nella cappella della Domus Sanctae Martae assieme ad alcuni cardinali, il Papa ha improvvisato una breve omelia. Nella predica, ha citato sant’Ignazio là dove nelle regole del discernimento consiglia che “nel tempo della desolazione non si facciano mai mutamenti, ma si resti saldi e costanti nei propositi e nelle decisioni che si avevano nel tempo della consolazione”. I cambiamenti per il bene della Chiesa, avvengono nella preghiera. Non sono frutto di vendette pianificate.
Il nuovo Pontificato, si apre in quell’ermeneutica della continuità tanto cara a Benedetto XVI: “Sono davvero grato di cuore ai molti di voi che hanno apprezzato la mia elezione, ma non posso non essere triste per quelli che stanno esaltando la mia persona mostrando disconoscenza, se non addirittura ostilità, nei riguardi del mio predecessore, il mio caro fratello e amico Benedetto XVI. Spero che il mio pontificato possa proprio garantire quella riforma che ha già cominciato colui che oggi è il vescovo emerito di Roma, verso cui provo stima e venerazione e che, non appena sono stato eletto, ho sentito il bisogno di chiamare telefonicamente, e che andrò a trovare a Castel Gandolfo giusto sabato prossimo. Come ho già detto ieri: Benedetto XVI in questi anni di pontificato ha rinvigorito la Chiesa col suo magistero, la sua umiltà e la sua mitezza. Il ministero petrino ha avuto in lui interprete sapiente e umile e a lui è destinata una imperitura e affettuosa riconoscenza. Benedetto XVI ha acceso nei nostri cuori una fiamma che continuerà ad ardere”.

Il Papa dei media o il Papa Francesco?

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Ora come allora… Sappiamo come questo Concilio dei media fosse accessibile a tutti. Quindi, questo era quello dominante, più efficiente, ed ha creato tante calamità, tanti problemi, realmente tante miserie: seminari chiusi, conventi chiusi, liturgia banalizzata … e il vero Concilio ha avuto difficoltà a concretizzarsi, a realizzarsi; il Concilio virtuale era più forte del Concilio reale.

Da Twitter, un dialogo sull’aborto

Da Twitter, un dialogo sull'aborto

SFUMATURE???

@dongabriele @farinatommaso le facevo solo notare che certe sfumature non si colgono se si è maschi, quindi forse è meglio tacere…

@ManekiStra @dongabriele sfumature magari no, ma certi principi sono costitutivi dell’essere umano, qualunque sia il genere

@farinatommaso @dongabriele Tesi del libro è che la sindrome post-abortiva è soggettiva, non universale. Ciò rientra nelle sfumature.

Giù la maschera, #Femen

Giù la maschera, #Femen

Forse, seguendo l’indicazione di P. Lombardi, dovremmo iniziare una novena, perché queste «simpatiche ragazze», con tutte le loro manifestazioni, non si ammalino. Si sa, il freddo e l’umidità possono portare i soliti mali di stagione, e poi anche i reumatismi.
Tra l’altro, le nostre «Femen» dovranno chiarire in che senso la «nudity is freedom»: quale libertà, quella di vendere il proprio corpo guadagnando con i servizi fotografici? Fanno concorrenza ai siti porno? Chi vincerà?
Comunque, ecco il loro vero volto: odio a tutto ciò che si oppone a fare di ogni donna un oggetto!

Femen is porn?

Femen is porn?

Forse, seguendo l’indicazione di P. Lombardi, dovremmo iniziare una novena, perché queste «simpatiche ragazze», con tutte le loro manifestazioni, non si ammalino. Si sa, il freddo e l’umidità possono portare i soliti mali di stagione, e poi anche i reumatismi.
Tra l’altro, le nostre «Femen» dovranno chiarire in che senso la «nudity is freedom»: quale libertà, quella di vendere il proprio corpo guadagnando con i servizi fotografici? Fanno concorrenza ai siti porno? Chi vincerà?
Comunque, ecco il loro vero volto: odio a tutto ciò che si oppone a fare di ogni donna un oggetto!